
Poste Italiane è pronta al debutto nel mercato delle polizze Rca, settore in continua evoluzione, e ormai da mesi ha avviato diverse trattative con le principali compagnie assicurative italiane al fine di trovare il giusto partner (ma potrebbero essere anche più di uno) in grado di proporre il giusto prodotto da vendere allo sportello.
Previsto nel piano strategico “Deliver 2022”, l’ingresso nel ramo assicurativo auto dovrebbe realizzarsi a breve. Ciò che è certo è che si tratta di una svolta epocale nel settore assicurativo, in grado di spostare gli equilibri di questo mercato.
Del resto, dopo i servizi bancari, i prestiti, i mutui, i servizi telefonici, i piani previdenziali, le polizze vita, infortuni (ah, già… e i servizi postali), era inevitabile che Poste Italiane, prima o poi, decidesse di buttarsi sul ghiotto settore della responsabilità civile auto, il classico prodotto che permette alle compagnie di assicurazioni di entrare nelle case della stragrande maggioranza dei cittadini, trattandosi di una copertura assicurativa obbligatoria della quale la totalità degli automobilisti deve munirsi. Un’occasione imperdibile per le Poste, che potranno così proporre a tali clienti gli innumerevoli altri servizi disponibili allo sportello.
Si tratta di una strategia già adottata dagli istituti di credito, che ormai da qualche anno vendono ai propri clienti prodotti assicurativi di vario tipo, comprese le polizze Rca.
Resta il dubbio, però, che una tale diversificazione delle tipologie di servizi rischi di determinare una diminuzione della qualità complessiva degli stessi nella fase di consulenza al cliente e di presentazione nel dettaglio degli aspetti contrattuali più delicati, soprattutto nei prodotti più complessi o per le clausole particolarmente articolate.
Peggio ancora, il fatto che la polizza per l’auto da domani si possa fare alle Poste, potrebbe indurre i cittadini a pensare che si tratti di un prodotto di consumo che non richiede una attenzione particolare.
Non a caso il Sindacato Nazionale Agenti d’Assicurazione (SNA) ha evidenziato la pericolosità di questa iniziativa in termini di ricadute sulle micro aziende agenziali e di tutela dei consumatori, di livello del servizio, di trasparenza e adeguatezza.
Noi di Studio Blu condividiamo le preoccupazioni dello SNA. Riteniamo che al cittadino si debba garantire la certezza di potersi rivolgere a figure professionali qualificate e specializzate nel proprio ambito di competenza (assicurativo, bancario, previdenziale, consulenziale) e che la sintesi di tanti, troppi professionisti in un “tuttologo” non aiuti, anzi, determini una diminuzione della qualità complessiva di ciascun servizio reso.
In particolare, la polizza Rca non è un prodotto di consumo da acquistare ovunque e alla leggera; deve essere oggetto di un’attenta valutazione, sotto la guida di un professionista esperto.
Pertanto, la figura del professionista esperto nel settore delle assicurazioni è irrinunciabile, perché è il solo in grado di consigliare al meglio il cliente, spiegandogli chiaramente i dettagli del contratto e consentendogli, in definitiva, di effettuare un acquisto consapevole.